Don Luciano, io lo ricordo così….. ci conoscemmo e diventammo amici da quando lui mi raggiunse a Bologna in Seminario ( Piazza dei Martiri, allora Umberto I). Restammo sempre compagni di classe nei 4 anni di ginnasio, Luciano entrò in seminario in II ginnasio. Per 11 anni! Eppure mi trovo in difficoltà a rintracciare, nel mondo dei miei ricordi, qualche episodio o anche soltanto qualche gesto che me lo abbia messo in evidenza particolare. Io penso che proprio da questa assenza di episodi o gesti particolari io possa ricavare una testimonianza, per me molto valida, di una virtù autentica che non è legata a forme eclatanti, ma al fedele, umile adempimento quotidiano dei propri doveri verso Dio e il prossimo. Ricordo di non averlo mai sentito alzare la voce in discussioni o bisticciare nel gioco (non era tifoso di calcio e neppure veloce nella corsa). Non era però un tipo insignificante: partecipava alle nostre conversazioni, sempre sorridente; aveva le sue battute scherzose, mai però offensive; la sua voce aveva un timbro pacato e delicato.
Era sempre disponibile per chi si rivolgeva a lui per chiedergli un favore o una spiegazione su materie scolastiche. Lo ricordo a scuola sempre attento, preparato e fra i primi della classe; in chiesa sempre composto e devoto. Così già in IV e V ginnasio era per tutti noi modello di seminarista ; e questa fama di seminarista esemplare si confermò anche negli anni successivi. Divenuti sacerdoti, ci trovammo separati in luoghi e impegni lontani – pur continuando a vederci di tanto in tanto.
Voglio sottolineare soltanto questo ricordo: quando ogni anno ci ritrovavamo, noi ex compagni di classe, sempre più vecchi e ahimè sempre più in numero ridotto, a turno nelle diocesi di Bologna, Imola, Cesena, Forlì e Rimini abbiamo sempre riservato a don Luciano il compito di presiedere la concelebrazione liturgica, non perché fosse il più anziano, non lo era, ma perché riconosciuto universalmente da noi il primo della nostra classe, perché era il nostro santo!
Bologna, Casa del Clero
17 novembre 1993
Mons Ilario Migliorini